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Il Paesaggio ritrovato
progetto Educazione

Dati di progetto

Anno di inizio attività: 2024
Attività reiterata regolarmente ogni anno: Si
Anno di fine attività: -
Tutto il territorio nazionale: No
Regioni: Lazio
L'attività si svolge all'estero: No
Nazione estera: -

Titolo: Il Paesaggio ritrovato
Descrizione: Obiettivo dell’attività è analizzare le politiche di tutela di paesaggio e le loro ripercussioni pratiche, anche quotidiane, prendendo come termine di riferimento il sito archeologico di Villa Adriana. Ambiente o paesaggio? Paesaggio o paesaggi? Terra o territorio? Quali sono state, nella storia dell'uomo, le relazioni, e loro conseguenze, tra le diverse realtà spaziali che tali concetti esprimono? Quali sono oggi gli strumenti tecnici e quelli teorici per intervenire a tutela del territorio, del paesaggio e dell'ambiente? Da dove nasce il concetto odierno di ecosostenibilità?
Obiettivi/Risultati attesi: Il corso si rivolge a studenti di Università e Accademie che vogliono aumentare le loro competenze nell’ambito dei beni culturali. Attraverso l’analisi critica e l’esplorazione dei concetti di paesaggio, territorio e ambiente, il progetto mira a indagare quali siano state le relazioni storiche tra l'uomo e gli spazi che ha abitato e modellato, esaminando come queste interazioni abbiano poi influenzato la loro gestione nel tempo. Tramite uno studio sulle politiche sostenibili e sugli strumenti tecnici e teorici impiegati nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio ambientale, i risultati attesi sono una più approfondita conoscenza delle dinamiche storiche e moderne di tutela del paesaggio e delle strategie ecosostenibili.

Iniziativa

Livello: nazionale
Tipologia attività: altro
Altre iniziative: Tirocinio stage

Modalità di svolgimento

Modalità: In presenza

Destinatari

Destinatari: studenti universitari (triennale, magistrale/specialistica, a ciclo unico), altro
Altri destinatari: Alta formazione, Accademie

Accessibilità

L'accessibilità è garantita: Si
Accessibilità: a persone con disabilità motoria,a persone con disabilità psico-cognitiva,a persone con disabilità uditiva,a persone con disabilità visiva

Programmazione

Fase dell'attività: in corso
Periodo di svolgimento: 10/01/2024 -
Durata complessiva (ore): 12

Modalità di partecipazione

Quota di iscrizione: Attività gratuita
Ammontare della quota di iscrizione: 0 €

Tipo di valutazione

Valutazione: Progetto senza valutazione finale

Materiali didattici

E' presente materiale didattico: Si
Materiali a disposizione dei discenti/tirocinanti: Cartaceo, Digitale

Collaborazioni

Collaborazione:
Dettaglio collaborazione:

Referente di progetto

Nome: Sabrina
Cognome: Pietrobono
Profilo professionale: Funzionario Archeologo
E-Mail: sabrina.pietrobono@cultura.gov.it
Telefono: 0774 330329

Responsabile servizio educativo

Nome: Viviana
Cognome: Carbonara
Profilo professionale: Funzionario Archeologo
E-Mail: viviana.carbonara@cultura.gov.it
Telefono: 0774 330329

Parole chiave

Accessibilità, Paesaggio, Sostenibilità, Tutela, Valorizzazione

Luogo

Villa d'Este
Tipologia:
  • Museo
  • Italia, Lazio, Roma, Tivoli, Piazza Trento, 5
    Telefono: 0774 330329
    va-ve@cultura.gov.it
    Sito web

    Villa d'Este, dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, rappresenta un capolavoro del giardino italiano con un'importante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche. Il cardinale Ippolito II d’Este, dopo le delusioni per la mancata elezione pontificia, fece rivivere qui i fasti delle corti di Ferrara, Roma e Fontainebleau e rinascere la magnificenza di Villa Adriana. Governatore di Tivoli dal 1550, accarezzò subito l’idea di realizzare un giardino nel pendio della Valle gaudente, ma soltanto dopo il 1560 si definì il programma architettonico e iconologico della Villa, ideato dal pittore-archeologo-architetto Pirro Ligorio e realizzato dall’architetto di corte Alberto Galvani. Il palazzo fu decorato dai protagonisti del tardo Manierismo romano. Il progetto innovativo del parco, ricco di fontane e i bacini ornamentali, rende Villa d’Este un esemplare unico di giardino italiano del 16° secolo, modello per lo sviluppo di altre ville in Europa.

    Villa Adriana
    Tipologia:
  • Area archeologica
  • Italia, Lazio, Roma, Tivoli, Largo Marguerite Yourcenar, 1
    Telefono: 0774 330329
    va-ve@cultura.gov.it
    Sito web

    Villa Adriana, sito iscritto nella lista del patrimonio UNESCO dal 1999, fu la residenza dell'imperatore Adriano, edificata nel II secolo d.C. Per i resti che vi si conservano e per il connubio unico tra storia, archeologia, architettura, natura e paesaggio rappresenta un eccezionale valore universale che sin dalla sua riscoperta, avvenuta a partire dal '400, ha rappresentato una fonte di ispirazione per tutti i visitatori. All'interno del sito è possibile visitare la collezione di arte scultorea dei Mouseia, dove si conservano le opere originali commissionate dall'imperatore Adriano per il complesso e dove sono ospitati eventi e esposizioni temporanee.

    Santuario di Ercole Vincitore
    Tipologia:
  • Area archeologica
  • Italia, Lazio, Roma, Tivoli, Via degli Stabilimenti , 5
    Telefono: 0774 330329
    santuariodiercolevicnitore@cultura.gov.it
    Sito web

    Il Santuario di Ercole Vincitore è uno dei maggiori complessi sacri dell’architettura romana di epoca repubblicana (edificato a partire dal II secolo a.C.). Si tratta di una struttura scenografica di dimensioni imponenti, realizzata su un terrazzamento a picco sul fiume Aniene, lungo un’antica percorrenza di transumanza che sarebbe poi divenuta la via Tiburtina. La strada venne inglobata nel complesso architettonico con un percorso coperto (Via Tecta). Il santuario constava di tre parti principali: il teatro che sfruttava il naturale digradare del terreno, una grande piazza delimitata da portici e il tempio vero e proprio in posizione centrale nella piazza e in asse col teatro. A seguito della decadenza del luogo di culto, la presenza di condotte d’acqua favorì l’insediamento di mulini, armerie e fonderie nonché della prima centrale idroelettrica e, infine, di una cartiera. Il Santuario infatti presenta anche uno straordinario patrimonio di archeologia industriale.

    Ente promotore